Influenza: vaccino si o no?

Il freddo è arrivato e si inizia a parlare di influenza e vaccini. Favorevoli o contrari? La risposta è soggettiva e dipende da molti fattori! Scopri di più!

Ormai da qualche giorno freddo e maltempo si sono abbattuti sulla Penisola e si inizia a parlare dell’influenza in arrivo che, quest’anno, sembra essere particolarmente pesante e pronta a colpire ben 6/7 milioni di italiani (quasi 2 milioni in più dello scorso anno).

Come sempre, il dilemma resta: vaccino si o no?

ABC della Salute non è favorevole e neppure contraria alla vaccinazione antinfluenzale.

Ogni persona è differente e, pertanto, non possono esistere consigli validi per tutti.

Raccomandiamo quindi il buon senso, ossia parlare con il vostro medico/pediatra di fiducia del vostro caso specifico, perché tutte le informazioni raccolte sui social o su altri mezzi, a nostro parere potrebbero essere insufficienti per potervi far decidere in un senso piuttosto che in un altro.

Il vostro medico vi conosce molto bene e siamo certi che vi saprà consigliare al meglio.

 

In linea generale, i dati emanati dall’O.M.S dicono che è utile vaccinarsi, soprattutto bambini e persone anziane affetti da qualche patologia: i cosiddetti “SOGGETTI A RISCHIO”.

Chi sono? Alcuni esempi:

  • i bambini, che hanno un sistema immunitario ancora non del tutto sviluppato;
  • gli anziani, che hanno delle difese immunitarie indebolite;
  • le donne in gravidanza;
  • coloro che soffrono di patologie croniche. Rientrano fra queste malattie il diabete, quelle metaboliche, i disturbi cardiovascolari e le patologie che coinvolgono l’apparato respiratorio.

In tutti questi casi è indispensabile il confronto con il proprio curante e valutare insieme l’opportunità di effettuare il vaccino!

Qual è il periodo migliore per potersi vaccinare?

Diciamo che il periodo più indicato è da fine ottobre a dicembre. Fatta eccezione di casi particolari, i quali possono essere sottoposti a vaccino già dalla prossima settimana, ad esempio bambini e anziani con gravi patologie. Ancora una volta, parlate subito con il vostro medico!

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